Centro Sociale l'Asilo G. Macchniz
Il centro Sociale l’Asilo nasce ufficialmente il 27/11/1986,(data della concessione da parte del comune di Pesaro), ed opera nel quartiere di Villa San Martino, esattamente nella zona popolare che si é andata creando negli anni ’60, comunemente chiamata “tremila” perché era formata da case popolari dove appunto risiedevano tremila persone. Il quartiere conobbe altri incrementi con le nuove costruzioni di via Togliatti, che si concretizzò nel ’70, di via Federíci, nel ’75, e via Mercadante.
All’epoca ero consigliere di quartiere e segretario di un partito politico molto radicato nella zona e in virtù di questo impegno, con la condivisione di altri colleghi, ci rendemmo conto che il nostro quartiere stava invecchiando, con una percentuale dí anziani che valutammo attorno al 40% della popolazione. Erano quelli i tempi in cui gli anziani non erano ben accetti nei bar, ovviamente perché non consumavano, e sopratutto le donne non uscivano di casa, in quanto non avevano interessi che le potessero occupare. Questi gli argomenti che emergevano frequentemente nelle tante riunioni di quartiere e il problema della solitudine finì con il diventare un fondamentale e urgente aspetto di vita dell’anzianità.
Come ricordiamo, fu lo scomparso consigliere Gino Macchniz a farci conoscere quanto in proposito stava avanzando nella vicina Emilia Romagna e ci portò un articolo sui Centri Sociali che stavano sorgendo in quella regione. L’interesse per quella iniziativa ci coinvolse immediatamente, per cu decidemmo di visitarne uno,il Barca di Bologna. Rimanemmo colpiti per le attività che gli anziani, uomini e donne in completa autogestione e volontariamente, facevano e portavano avanti, coinvolgendo anche le scuole,la parrocchia e le altre realtà sociali del quartiere. Ne fummo entusiasti e subito prendemmo contatti con l’Assessore alle politiche Sociali Secchiaroli del Comune di Pesaro che ci appoggiò con entusiasmo e partecipando alle tante riunioni con gli anziani e le forze politiche e sociali del quartiere. Per la verità non fu un percorso semplice,ma alla fine il Comune accolse la nostra richiesta , consegnandoci, in via sperimentale, le chiavi di un vecchio asilo abbandonato e destinato alla demolizione: era il 1983.
retro-centro-sociale-lasiloIncominciammo subito a recuperare spazi e a provvedere al risanamento di tutto l’insieme eravamo in pochi e senza soldi ma alla fine la struttura prese la fisionomia di un luogo di incontro, di feste, di balli, di appassionanti momenti di gioco alle carte, di partite alle bocce nella gancia che avevamo realizzato, di teatro, tombola e conferenze sulla salute degli anziani Decidemmo di dare al centro un nome: lo chiamammo”Centro Socioculturale , per ricordare le sue origini di luogo d’incontro dell’infanzia e a presiedere il consiglio di gestione venne nominato Gino Macchniz, instancabile come sempre e che con la consigliera Lea Trivella, portò avanti tutta la complessa gestione amministrativa e burocratica dei Centro e nel curare i rapporti con il Comune. Anche l’ufficialità della concessione della struttura che avevamo recuperato non fu affatto semplice e dopo reiterate richieste e sollecitazioni e dopo resistenze che erano emerse in seno al Consiglio da sinistra e da destra e solo dopo aver occupato per protesta la sala consiliare, la concessione divenne una realtì l’approvazione avvenne con un solo voto di maggioranza; era il 27 novembre 1988.
Il nostro Centro si può considerare un vero e proprio “apripista” nella nostra regione, come struttura che ha iniziato ad aggregare le persone “anziane” anche se alcune realtà nello Jesino e Maceratese, per merito delle ACLI, erano cominciate a prendere forma. Nel 1987 partecipammo a Bologna al Primo Convegno Nazionale dei Centri Sociali Anziani e in quella occasione il nostro Presidente Gino Macchniz fu fra i promotori della creazione di un’ Assoclazione Nazionale, data la vastità delle adesioni che stavano emergendo in tutto il Paese: il 12 marzo 1990 nasce L’ANCeSCAO. Nella nostra regione il movimento si stava allargando e il 20 aprile 1991 nasceva a Pesaro il “Coordinamento Regionale ANCeSCAO” e l’atto notarile porta le firme dei rappresentanti di tutte e quattro le Province della Marche, comprese ovviamente quelle dei “pesaresi” Lino Marini, Gino Macch.nizi Giuseppe Urloni, Lea Trivella, Salvatore del POZZO e Arturo Cragnoletti. Attualmente i centri a Pesaro sono 11 dei 29 esistenti nella Provincia di Pesaro-Urbino che annovera 8.000 soci. Nelle Marche i centri sono 124 con 25.000 soci e a livello nazionale L’ANCeSCAO alla data 31 dicembre 2014, ha 1.447 Centri associati, con 393.000 soci. Un impegno sempre vivo negli associati, nelle strutture e che sarà sempre vicino a quel segmento dell’anzianità che ha ancora tanto da raccontare e da dare.